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BOSA: RIQUALIFICAZIONE DELLA RETE IDRICA NEL CENTRO STORICO

Intervento programmato per venerdì 3 ottobre 2025 dalle 8 alle 17
In corso l’appalto “Fsc – lotto B” da 2 milioni di euro per rifare 1 km di condotte

Data: Martedì, 30 Settembre 2025

Immagine: mappa Cabras pnrr

Abbanoa sta investendo ulteriori milioni di euro per nuovi interventi di riqualificazione delle reti idriche del Comune di Bosa. Sono in corso i lavori di riqualificazione della rete idrica finanziati tramite il Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione “Fsc”: rientrano nel pacchetto di interventi destinato a diversi centri dell’Isola per l’efficientamento delle reti idriche. Per la città sul Temo è il terzo cantiere della stessa linea d’investimento. Un quarto, invece, è stato finanziato tramite i fondi PNRR.

I collegamenti. Il cantiere riguarda la sostituzione integrale di oltre un chilometro di vecchie condotte con nuove tubature e pezzi speciali in ghisa sferoidale: materiale che garantisce la migliore tenuta. Le strade interessate sono via Serravalle, via Montenegro, via Sant’Ignazio, piazza Episcopio e via del Carmine. Il progetto contempla anche la possibilità di un ulteriore intervento di completamento che riguarderà via Malaspina, Corso Vittorio Emanuele, via Gioberti, via Roma e il Ponte vecchio.

Venerdì 3 ottobre 2025 saranno eseguiti gli interventi necessari per l’alimentazione del by-pass realizzato in via Montenegro: operazione fondamentale per la successiva sostituzione della condotta. Durante l’intervento sarà necessario interrompere il flusso idrico lungo la rete di distribuzione cittadina dalle 8 fino alle 17 circa: sono previsti cali di pressione e temporanee interruzioni dell’erogazione in tutto l’abitato. Il servizio riprenderà a pieno regime a conclusione delle operazioni.

Studio della rete. Abbanoa negli ultimi anni sta procedendo con un programma di ingegnerizzazione della rete idrica cittadina, che ha preso il via con uno studio approfondito dell’assetto idraulico, che mira a migliorarne la gestione e a mantenere gli standard d’efficienza. Sono state individuati gli interventi necessari per ottimizzare il sistema che sono ora oggetto degli appalti in corso. Inoltre, l’intero schema è stato diviso in distretti idraulici per una migliore gestione delle reti.

Le criticità. Le cause principali dalle quali scaturiscono le perdite idriche sono da ricondursi probabilmente all’impiego, in passato, di materiali non adeguatamente resistenti alle sollecitazioni alle quali sono sottoposte quotidianamente le tubazioni. Abbanoa nel corso degli anni ha avviato una campagna di sostituzione delle tubazioni soggette a frequenti rotture sulla base della disponibilità economica, che ha visto la dismissione di numerosi tratti di condotta in materiale plastico o in fibrocemento in favore di tubazioni in ghisa sferoidale.

I numeri. La rete idrica del centro abitato di Bosa ha uno sviluppo complessivo di circa 31 chilometri e attualmente viene alimentata da quattro serbatoi di testata: due sono dislocati lungo il versante sovrastante la sponda destra del Fiume Temo (dove è presente la maggior parte delle utenze nel centro storico, nel rione Caria e nelle aree di espansione situate a nord-ovest), e due lungo la sponda sinistra (rione Santa Caterina e Bosa Marina).

L’acquedotto risanato. Anche l’acquedotto Temo, che viene alimentato dal potabilizzatore di Monteleone Roccadoria, ha visto diversi cantieri portati a termine con la tecnica del relining che ha consentito di operare senza scavo: nessuno sbancamento, ma una grande attenzione verso l’ambiente, nel pieno rispetto del territorio. Il territorio attraversato è soggetto a numerosi vincoli ambientali: si tratta di un’area Sic (Sito d’interessa comunitario) e Zps (Zona di protezione speciale). Il tratto era quello più problematico: sei chilometri dal partitore di Barrasumene alla diga di Monte Crispu. Soltanto negli ultimi anni erano stati necessari più di trenta interventi di riparazione sul vecchio acquedotto con notevoli difficoltà legate soprattutto al territorio molto impervio che rende difficile l’intervento dei mezzi pesanti. Era uno dei motivi che aveva portato alla scelta del relining, che evita di effettuare scavi e sbancamenti.

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Ultimo aggiornamento:Martedì, 30 Settembre 2025