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IL SISTEMA DI TELECONTROLLO DELLE RETI IDRICO-POTABILI GESTITE DA ABBANOA

Per il sistema idrico della Sardegna scatta la rivoluzione digitale: Abbanoa ha realizzato un maxi-investimento di circa 4,5 milioni di euro, grazie ai fondi europei “Por Fesr Sardegna 2014-2020”, che consente di realizzare un sistema capillare di telecontrollo nella vastissima rete di adduzione e distribuzione.

Data: Venerdì, 27 Gennaio 2023

Immagine: BANNER POR FESR
BANNER POR FESR © Abbanoa - Dominio pubblico

Per il sistema idrico della Sardegna scatta la rivoluzione digitale: Abbanoa ha realizzato un maxi-investimento di circa 4,5 milioni di euro, grazie ai fondi europei “Por Fesr Sardegna 2014-2020”, che consente di realizzare un sistema capillare di telecontrollo nella vastissima rete di adduzione e distribuzione. Si tratta di una delle più importanti operazioni nell’ambito dei sistemi di telecontrollo nell’idrico in tutta Italia negli ultimi 25 anni.

Un sistema vastissimo. La sfida in Sardegna è altissima: l’acqua nelle case dei sardi è fornita da 46 potabilizzatori e altrettanti grandi acquedotti per complessivi 4.300 chilometri di condotte che forniscono la risorsa idrica ai serbatoi comunali per poi distribuirla nelle reti idriche urbane che complessivamente sono lunghe 7.700 chilometri (Queste ultime sono già interessate dal programma di ingegnerizzazione delle condotte). E’ un sistema delicatissimo la cui gestione deve fare i conti con le peculiarità della nostra isola: la seconda più grande del Mediterraneo (24mila kmq di superficie) ma, con appena 1,6 milioni di abitanti, vanta una densità abitativa tra le più basse in Italia in un territorio caratterizzato da forti asperità. La sfida tecnologica lanciata da Abbanoa ha lo scopo di dotare circa 1500 snodi strategici del sistema idrico (potabilizzatori, impianti di sollevamento, serbatoi, vasche di carico, partitori, etc.) di particolari apparecchiature all’avanguardia che consentiranno di monitorare anche nel punto più impervio l’andamento di livelli, portate e pressioni dell’acqua segnalando in tempo reale qualsiasi anomalia.

La piattaforma tecnologica. Il sistema di telecontrollo è collegato a un sistema di supervisione con software del tipo “SCADA” (Supervisory controll and data acquisition) completamente cloud computing con altissimo indice di affidabilità. I dati sono a disposizione in tempo reale degli uffici tramite i computer e degli operatori presenti nel territorio che già sono dotati di tablet di ultima generazione per la gestione delle operazioni quotidiane (work force management). La piattaforma comunica con gli impianti grazie a stazione di monitoraggio remoto chiamate RTU (Remote Terminal Unit). Esse sono dotate di elevata capacità elaborativa (basate su tecnologia Linux) e di memorizzazione dei dati, potendo così realizzare tutte le funzioni di automazione degli impianti e di conservazione dei dati in caso di mancanza di segnale di rete per la connessione ai server. Inoltre, sono dotate di potenti interfacce WEB.

Le innovazioni. Particolarmente innovativa è l’interfaccia GEO SCADA di cui è dotata il sistema, che permette una rappresentazione di tutte le informazioni di telecontrollo in modo geo referenziato, primo passo verso la unificazione delle informazioni di distrettualizzazione e controllo perdite. Il personale tecnico di Abbanoa (ingegneri, periti industriali, geometri, operatori elettromeccanici) che ha partecipato attivamente alla realizzazione dello SCADA, è oggi completamente autonomo nella gestione, manutenzione ed espansione del sistema sia sulle unità in campo, sia sulla piattaforma SCADA.

Informazioni in tempo reale. Il sistema di telecontrollo centralizzato è capace quindi di acquisire, dai sistemi di campo diffusi sull’intero territorio regionale, le misure caratteristiche degli impianti e gli stati di svariate apparecchiature. Principalmente, l’acquisizione riguarda:

-       le portate in ingresso/uscita dai serbatoi e le portate elaborate dai sollevamenti;

-       i livelli dei serbatoi e delle vasche di carico dei sollevamenti;

-       la pressione operativa in condotta e sulle linee di mandata dei sollevamenti;

-       la torbidità dell’acqua in corrispondenza delle sorgenti;

-       il cloro residuo nei trattamenti di potabilizzazione;

-       lo stato di fermo o di moto delle pompe, delle soffianti, etc.;

-       lo stato di intervento delle protezioni termiche dei motori delle pompe, soffianti, etc.;

-       la presenza di alimentazione elettrica;

-       l’apertura della porta di accesso a locale quadri in cui è installato il telecontrollo (presenza intrusi) spesso coincidente con la camera di manovra (caso tipico dei serbatoi).

Il monitoraggio degli impianti. Grazie all’acquisizione di quanto sopra elencato è oggi possibile ottenere in tempo reale una vista qualitativa sullo stato di efficienza di ogni singolo impianto monitorato, anche attraverso specifiche funzionalità fornite dalla piattaforma, quali ad esempio:

-       consultazione dei valori attuali in forma numerica e grafica animata;

-       consultazione dei valori storici in forma tabellare o grafica;

-       impostazione delle soglie di allarme (alto livello, basso livello, alta portata, bassa portata, mancanza ENEL, scatto protezione termica pompa, etc.);

-       configurazione della trasmissione di allarmi via e-mail o SMS agli utenti reperibili, fasce orarie, giornaliere, settimanali, liberamente configurabili;

-       impostazione di set-point di regolazione del funzionamento degli impianti (es: quantitativo d’acqua da trattare per un sollevamento, livello di riempimento di un serbatoio, numero di ore d’esercizio di una specifica pompa, etc.);

-       comandi di avviamento e arresto delle macchine. Per motivi di sicurezza, tale funzione è tuttavia esclusivamente demandata ai sistemi di automazione funzionanti localmente negli impianti.

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Ultimo aggiornamento:Venerdì, 27 Gennaio 2023