Cos'è
Gli scarichi industriali sono quelli provenienti da edifici o installazioni dove si svolgono attività commerciali, di produzione di beni e/o servizi non rientranti nella definizione di acque reflue domestiche o assimilabili.
Nel caso di acque reflue derivanti da cicli tecnologici legati alla produzione di beni dove all’origine non sia garantito il rispetto dei limiti di emissione previsti dalla Tab.3 dell’All.5 alla parte terza del D.Lgs. 152/2006 (es. caseifici, mattatoi e cantine vinicole), il titolare dell’attività produttiva è obbligato a dotarsi di opportuno impianto di depurazione o altrimenti richiedere al gestore della rete fognaria una deroga ai limiti imposti dalla normativa per lo scarico in pubblica fognatura.
Inoltre, è sempre necessario un impianto di pretrattamento nelle seguenti attività produttive:
- officine meccaniche, autolavaggi ed in genere gli insediamenti che possono avere acque reflue contaminate da idrocarburi. È obbligatorio installare idonei dispositivi (separatori) per contenere entro i limiti autorizzati tali sostanze, e il materiale separato dovrà essere smaltito come rifiuto.
- Ristoranti con oltre 80 coperti: le acque reflue devono essere pretrattate con un separatore di grassi.
Inoltre, in caso di stabilimenti o insediamenti di attività di produzione di beni e servizi, le cui aree esterne siano adibite al deposito e stoccaggio di materie prime o rifiuti, ed in generale allo svolgimento di fasi di lavorazione ovvero ad altri usi per i quali vi sia la possibilità di dilavamento dalle superfici scoperte di sostanze inquinanti, è necessaria l’installazione di un impianto di trattamento delle acque di prima pioggia.
I titolari di insediamenti produttivi possono chiedere deroghe ai limiti di emissione previsti dalla Tab.3 dell’All.5 alla parte terza del D.Lgs. 152/2006 solo a fronte di specifiche e motivate condizioni. Le deroghe non sono mai definitive e possono essere concesse solo se il recapito finale della rete fognaria (impianto di depurazione) possiede una “capacità residua” di trattamento. È facoltà del Gestore imporre eventuali altre prescrizioni che lo stesso riterrà opportune (auto campionatore automatico, vasca di equalizzazione ecc.).
Si precisa che per gli scarichi di tipo industriale il permesso (o autorizzazione) di allacciamento alla fognatura o al collettore intercomunale, non costituisce titolo di diritto allo scarico.